Com'è la nostra relazione con gli altri esseri senzienti? Quale può essere il nostro ruolo nell'ecosistema globale? Sono rabbrivito quando ho letto questa dichiarazione: "L'uomo è l'unico essere senziente, non ce ne sono altri. Animali e piante sono importanti ma l'uomo è una cosa diversa". A me piace riconoscere il legame e l'interdipendenza tra tutte le forme di vita sulla Terra. Martha C. Nussbaum, nel suo libro "Giustizia per gli animali - la nostra responsabilità collettiva", ci invita a considerare la moralità non come un privilegio umano, ma come una responsabilità condivisa nei confronti di tutte le creature senzienti che condividono il nostro pianeta. Marc Bekoff e Jessica Pierce esplorano l'intelligenza morale degli animali e la loro capacità di provare emozioni complesse, solidarietà e compassione. Questo ci spinge a riconsiderare la nostra pretesa percezione di superiorità e a riconoscere che noi non siamo separati dagli an
Di solito si trovava come iscrizione in cimiteri e tombe, un detto riferito alla caducità della vita. Mia nonna lo diceva a mia madre, ciò che ero tu sei, ciò che sono tu sarai. Certo, nel caso specifico si trattava di un buon augurio ovvero che mamma sarebbe diventata molto vecchia e avrebbe avuto una lunga vita. Io fui come tu sei, tu sarai come io sono. Un teschio mi guardava ed io provai tristezza ma anche un poco di allegria mentre me ne tornavo lungo la via. Quello che siete fummo, quello che siamo sarete. L'importante è saperlo, l'importante è ricordarlo, l'importante è vivere perché io ricordo il mio migliore amico che morì a 37 anni e disse: "La vita è una grossa fregatura, vivi ogni giorno, non aspettare domani". (A. Battantier, Memorie di un amore. Art by Stephen Stadif)